Come Jules e suo nonno, e se salissimo sui tetti dell'Alta Loira e dell'Ardèche? Monte Mézenc (1753 m). Un'esperienza unica attraverso un paesaggio unico condiviso tra Velay e Vivarais. Un incomparabile punto di vista sulle cime circostanti. Una natura che è però necessario rispettare e preservare perché il futuro di questi grandi spazi è oggi in discussione.
Alta Loira e Ardèche condividono una storia, una geografia e dei paesaggi comuni, materializzati naturalmente da due succhi: Mont Mézenc e Mont Gerbier-de-Jonc. Sul versante dell'Alta Loira, è il Mont Mézenc che erge la sua sagoma imponente al di sopra del villaggio di Estables. Da lassù la vista è panoramica! A est, i monti del Vivarais e la catena alpina dal Monte Bianco al Ventoux. A ovest, le montagne dell'Alvernia, la Margeride, il Velay e il Meygal. Spazi ampi dall'atmosfera unica, già classificati Natura 2000 et Spazio naturale sensibile, che i due dipartimenti dell'Alta Loira e dell'Ardèche vogliono ora chiamare “Grands Sites de France”.
Consapevolezza pubblica
Un approccio di eccellenza sostenuto a livello locale dallo sviluppo dei sentieri del Mézenc e dalla realizzazione di campagne di sensibilizzazione da parte di “Mediatori della natura”. Migliaia di escursionisti percorrono ogni anno le pendici del Mézenc, mettendo in pericolo a biodiversità rara e fragile. Per conciliare turismo e preservazione del sito, linee e pali di legno furono piantati per segnare il sentiero. Delle muretti a secco verranno installati anche in aree sensibili. E panchine, anch'esse in pietra a secco, erano strategicamente installate lungo i bordi stradali nelle cosiddette aree di sosta e contemplazione.
Tutti i sentieri selvaggi che si sono aperti nel tempo e al passaggio dei camminatori verranno progressivamente rinaturalizzati per vietarne naturalmente la fruizione. E infine, guide alpine sono stati commissionati dal Parco Naturale Regionale dei Monti d'Ardèche e dal Dipartimento dell'Alta Loira per mediare con gli escursionisti, come ad esempio Alessandro Malartre de Guida naturalistica escursionistica. Saranno presenti sul posto tutto l'anno per informare i visitatori sulla fragilità dell'ambiente e sull'importanza di non uscire mai dai sentieri battuti.
Alcune regole da ricordare:
- Rimanere sui sentieri segnalati
- Non raccogliere fiori
- Non costruire un tumulo
- Non accendere un fuoco
- Tieni il tuo cane al guinzaglio
- Raccogli la spazzatura
- Non bivaccare
Ma cosa c'è di così prezioso lassù?
Prima di tutto, fauna e flora uniche. L'erba tossica Leucophyll che cresce solo in cima al Mézenc, il Lycopodes, una sorta di piccola felce ancestrale, o anche dal lato della fauna, il gufo tengmalm e il famoso marmotta alpina, che è stata fondata sul Mézenc più di 30 anni fa. Nelle giornate soleggiate e ben accompagnati da una guida escursionistica, è addirittura possibile andare ad osservarli…Ai tuoi gemelli!
Ma cosa fa Massiccio del Mézenc il suo carattere unico sono anche le sue grandi foreste di faggi e abeti, le sue brughiere di mirtilli e i suoi paesaggi costellati di vulcani arrotondati, localmente chiamati “succhi fonolitici” e il più famoso dei quali è Monte Gerbier-de-Jonc. Dove nasce la Loira.
E se, come Jules, facessimo in modo che anche i nostri figli e nipoti possano conoscere e godere del Mont Mézenc come abbiamo la possibilità di farlo noi oggi?
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